Eccomi qui, martedì 3 luglio, pronta per la seconda giornata di vacanza al lavoro: oggi sono un po’ più organizzata, perché stamattina, mentre mi preparavo la colazione, ho pianificato e messo in atto gli allestimenti da pranzo da asporto:

- la buonissima mozzarella di capra prodotta da allevamenti in zona collinare dall’azienda di Antonella, ragazza sarda che da tempo vive in zona Sogliano al Rubicone con la sua famiglia

1. -deliziosi pomodori rossi piccadilly, anch’essi acquistati al bellissimo mercato che a Ravenna ha due appuntamenti settimanali, il mercoledì ed il sabato mattina
   

2. -e poi - siccome non ho fatto in tempo a comprare il prosciutto - il provvidenziale salamino (che ho avuto all’iscrizione della 6a escursione notturna non agonistica in mountain bike organizzata dall’ASD sportiva di Ponte Nuovo lo scorso 8 giugno), da abbinare con i fichi
   

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Eccomi qui, poco meno di due ore dopo quanto vi scrivevo, un oceano di meraviglie dopo, che adesso non vedo l'ora di raccontarvi: scesa al solito punto, lo stradello nella pineta aveva oggi il senso del ritrovato, ed insieme del certo... una sorta di ritmo di gioia che sapeva di inizio vacanza, appena dopo che ti sei ambientata alla cadenza di giorni che aspettavi da tempo e che si rincorreranno in un’abbondanza di appuntamenti appena iniziati.

Riflettevo sul carico di salute e benessere che questa passeggiata a piedi nella Natura racchiude, e così eccomi arrivata... chiedo quale ombrellone con lettino posso oggi occupare, in queste due ore di pausa pranzo che per quindici giorni potrò regalarmi a cavallo del pranzo... sono certa converrete con me, vedendo le foto di oggi, che quando il proprietario dello stabilimento mi dice - per questa mia richiesta di pacchetto mare pausa pranzo per due settimane weekend esclusi - che mi “è stato riservato” il primo gazebo sulla sinistra, non riuscirò quasi a credere ai miei occhi... infatti torno indietro e, giusto per non rischiare di avere sbagliato, gli dico solamente... ma ci sono due lettini e si era parlato di uno... e lui mi risponde... certo, tu usa quello che ti serve...

Sono sul lettino da poco, ma continuo a sentire fra i clienti che si muovono intorno, o che stanno sotto l’ombrellone, discorsi da spiaggia... si parla solo di euro, di quanto costa quello, di quanto guadagna l’uno, di quanto spende l’altro...

Invece, quando in questa eleganza materiale, e insieme leggiadra come un velo orientale, ti ritrovi immersa, allora senti che il paradiso é qui, sulla spiaggia, anche se in troppi continuano a cercarlo chissà dove...

E non é finita con le perle, perché il mare di oggi é un cristallo di perfezione, con increspature che sanno di Emirati Arabi, le quali non smettono di deliziare con la frescura che danno in questo irresistibile refrigerio all'intensità dell'estate. Nuoto instancabile, in una rilassata morbidezza, guardando per intero quella nave da crociera che intravedevo dal mio gazebo: là deve evidentemente essere invece tutto così statico e ripetitivo, ed al contempo sfuggente con la fine della crociera, mentre il mare qui é libero di inventare infiniti spostamenti e mutamenti, ed allo stesso tempo resta sempre nel medesimo luogo, come irresistibile certezza quotidiana.

Poi mi tuffo sott'acqua, e ancora mi ritrovo a giocare all'equilibrio del galleggiamento... e poi nuoto, a stile, a dorso, a rana... e poi mi immergo nuovamente, e dopo poco più di un'ora eccomi a gustare le comodità di un rifugio del deserto berbero, in questo gazebo dove i colori della spiaggia e del mare giocano ad incastonare un’eleganza che occhieggia alla Natura: ho fatto una doccia fra succulente ricche di fiori coloratissimi e lucertole che si lasciano scivolare sulle brattee vegetali, ed è stato ritemprante - come neanche la giungla, dove ho vissuto tre mesi ormai dodici anni fa - potrebbe in così poco tempo riuscire a fare, ed in modo così autentico.

Ma mentre vi raccontavo di tutto questo, il tempo del dopo pranzo é volato, e devo ripartire perché sono quasi le 2.30 pm. A domani!

(documenti protetti da copyright, elaborazioni di Barbara Bartoli, luglio/agosto 2012)

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